Ricordati di santificare le feste

Il terzo comandamento “Ricordati di santificare le feste” è il primo tra i dieci comandamenti  a non rappresentare un divieto bensì un’esortazione. Un messaggio positivo che parla agli uomini e li esorta a fare qualcosa, a portare avanti un’azione.  Ricordarsi di santificare le feste è un messaggio che  stato ripreso dalle istituzioni in modo laico e quindi con una prospettiva leggermente diversa ma che in comune con il comandamento biblico ha la finalità di ricordare alla società che deve esserci tempo da dedicare a sé stessi e non da utilizzare per il lavoro. Ma in una società utilitaristica e allo stesso modo globalizzata quindi ricca di tradizioni diverse come è possibile mettere insieme sensibilità diverse?
Nel suggestivo  quartiere Venezia di Livorno si sono ritrovati a discuterne rappresentanti di istituzioni laiche e religiose , una mescolanza non casuale vista la storia del quartiere stesso affacciato sul mare nel centro di una città portuale e quindi aperta alla mescolanza di culture.
Quindi festa in senso religioso, l’imam Abdelghani Boukkari ha raccontato infatti come si svolgono le feste più importanti della religione islamica, ma anche in senso laico. Festa che rimanda a un modello di società messo in discussione dal modello di sviluppo contemporaneo, legato come ricorda il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi a un modello di welfare che protegge i momenti di stacco dal lavoro della persona ma che è pericolosamente in crisi. E su questo punto torna anche il presidente della provincia Giorgio Kutufà nel sottolineare il momento di festa come strumento per allentare il vincolo tra uomo e lavoro, vincolo che si sta facendo sempre più forte in nome del mito della crescita del PIL, crescita che in questi ultimi tempi è stata a sua volta messa in discussione. Possiamo concepire un indice di crescita tralasciando la felicità delle persone?
Soprattutto la discussione ritorna più volte sulla necessità di trovare punti di incontro e di comprensione tra culture e tradizioni diverse e se, come il sindaco ricorda, dal punto di vista delle istituzioni questo compito rimane dello Stato, per i rappresentanti della comunità senegalese il principio si astrae verso i concetti di tolleranza, pace e apertura verso il diverso, verso lo straniero.
Di certo e di comune a tutti c’è la necessità di mantenere la festa e i momenti di condivisione delle proprie tradizioni, nella speranza che un giorno esse siano tutte rispettate reciprocamente.